Contemplazione e introspezione
- Doroteo Alberti - redattore
- 10 mag 2024
- Tempo di lettura: 1 min
E' la prima frutto della seconda, o la seconda frutto della prima?
Capita solo a me di guardare il creato, e intuire qualcosa di profondamente vero su me stesso?
Capita solo a me di guardare me stesso con onestà, e improvvisamente rendermi conto di quale dono immeritato siano la vita e la natura?

«Tardi ti ho amato,
bellezza così antica e così nuova,
tardi ti ho amato.
Tu eri dentro di me, e io fuori.
E là ti cercavo.
Deforme, mi gettavo
sulle belle forme delle tue creature.
Tu eri con me, ma io non ero con te.
Mi tenevano lontano da te
quelle creature che non esisterebbero
se non esistessero in te.
Mi hai chiamato,
e il tuo grido ha squarciato la mia sordità.
Hai mandato un baleno,
e il tuo splendore
ha dissipato la mia cecità.
Hai effuso il tuo profumo;
l’ho aspirato e ora anelo a te.
Ti ho gustato,
e ora ho fame e sete di te.
Mi hai toccato,
e ora ardo dal desiderio della tua pace»
Tratto dalle "Confessioni" di Sant'Agostino d'Ippona



Ci sono tante vie per l'introspezione. Da percorsi di psicologia, psicoterapia, mindfullness, anche il solo semplicemente confrontarsi con qualcuno in maniera approfondita. Sono tutte vie attraverso le quali cerchiamo di comprendere noi stessi e le nostre azioni, e ciò che sentiamo, le nostre emozioni, sensazioni, in rapporto alla realta.
Nessuna di queste vie è negativa, ognuna di esse ha potenziale. Ma il cristiano è colui che sa leggere i fatti alla luce della fede, e questo è possibile attraverso la preghiera e la contemplazione. Ecco, penso sia la via più efficace, tra le tante.
Poi, si, è arduo nella società nella quale viviamo, e nel nostro stile di vita, fare saltare fuori il tempo per pregare.
Ma continuo a pensare…
Se con introspezione consideriamo il guardare a se stessi, alle proprie azioni, e alla propria vita con verità, possiamo considerare che in tanti momenti della vita si cerchi di fare questo, e con tanti strumenti.
Credo dunque nasca prima il bisogno di introspezione.
Per contemplazione, se con essa intendiamo il porsi davanti a Cristo in diverse forme (contemplazione del creato, contemplazione della croce, in generale l'intimita con Dio) essa puo essere frutto di un incontro, ed avere la forza di farlo un dono. Questo perché sedersi e contemplare può essere molto più complesso di ciò che sembri.
Detto questo per concludere la contemplazione è possibile per tutti, ma non tutti la ricercano, né hanno questo dono.
Tuttavia l'introspezione, la luce…