Robert Barron e Jordan Peterson
- Doroteo Alberti - redattore
- 10 mag 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Il confronto tra il vescovo Barron e lo psicologo Peterson ha rilevato un'interferenza tra il piano prevalentemente metafisico, sul quale si muove il cristianesimo, e l'approccio prevalentemente comportamentale da cui partono alcuni psicologi.

Esempio: la diversa interpretazione del movente ultimo di Caino.
Per Peterson è il male assoluto, per Barron la ricerca di un bene apparente.
Il "male assoluto" di Peterson sembrerebbe avere sostanza in sé, ed è pertanto incompatibile con la definizione "privatio boni" del male cristianamente inteso, derivante dal presupposto che ogni realtà trae la sua radice ultima in Dio stesso, il quale è pura bontà e non vi è male in Lui.



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